Luigi Paolo Sitzia, 56 anni, sta scrivendo una pagina nuova nella vitienologia sarda che porta il nome di “semidano”. Un vitigno autoctono a bacca bianca giunto dai Fenici e quasi in via d’estinzione. A inizio Novecento fu fra i vitigni più colpiti dalla fillossera e negli anni a seguire, data la bassa resa, venne abbandonato. Ma non del tutto, perché a Trexenda, al confine con il Campidano, c’è l’azienda Muxurida, che ha radici fin dal 1700. Quindi pendii scoscesi su quella collina sabbiosa e calcarea nei pressi di Samatzai (30 km a nord di Cagliari) dove sono a dimora i 12 ettari vitati (20 mila le bottiglie).
Il frutto del suo lavoro di rilancio di questo vitigno, il formidabile Sardegna Semidano Superiore "Costa J Vacca" 2016, vinificato esclusivamente in acciaio (come tutti i suoi vini). Giallo oro intenso, al naso ha profumi di frutti esotici, mentre in bocca è vellutato con un sorso complesso, dove la freschezza ammanta un corpo ben sostenuto ed elegante, e in cui emergono aromi di zafferano, macchia mediterranea, eucalipto e albicocca candita che svela la vendemmia tardiva. È stato il Bianco Top dei Top di Golosaria 2020.
E’ un grande onore ospitare questo innovatore a Golosaria, che ci ha stupito con i suoi vini. Il fatto di poter incontrare il grande pubblico di Golosaria sarà un’occasione davvero speciale.