Ci troviamo di fronte a una cantina di grandi ambizioni, con 160 ettari di vigneto impiantati nel territorio tra il Gargano e l’Appennino Dauno che propone vini calibrati, importanti e che guardano all’invecchiamento di lungo corso. Almeno questo è vero per quanto riguarda il Gran Tiatì Gold Vintage, nostro Top Hundred nell'annata 2011, che si presenta con una bottiglia big size con tanto di ceralacca. Siamo di fronte a un peso massimo che fa venticinque giorni di macerazione sulle bucce, quattordici mesi di barrique di primo utilizzo e quindi, a lungo, bottiglia per poter ottenere un vino che ha bisogno del giusto tempo nel bicchiere per esprimersi al meglio. Solo così potranno emergere poco a poco i complessi profumi di marasche sotto spirito e cacao, vaniglia e anice. Molto intenso così come in bocca dove il tannino c’è e si fa sentire. Grande avvolgenza, corpo, alcolicità sostenuta.
Molto interessante anche il Teanum Otre 2015, un Nero di Troia che fa barrique, acciaio e bottiglia e il Gran Tiatì 2013 metodo classico, un’espressione interessante, inusitata, di aglianico. La stessa cantina, una dei nomi di riferimento nel panorama pugliese, vanta diverse etichette di rilievo: il Primitivo “Tiatì”, il Nero di Troia “Òtre”, il Negroamaro “Òtre”, l'Aglianico “Òtre” e, tra i bianchi, il Bombino Fiano “Alta” e la Falanghina “Alta”.
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