Il chiostro di Grazzano Badoglio ospita il tradizionale taglio della torta che chiude ogni edizione di Golosaria Monferrato

Grazzano Badoglio e Aleramo, un binomio che evoca le origini del Monferrato. È qui che Aleramo fondò un’abbazia che ospitò i monaci benedettini e che ancora oggi, dopo numerosi restauri conservativi, accoglie i visitatori con il suo chiostro e il suo terrazzo, affacciato su uno dei panorami più ampi e suggestivi del Monferrato. Ed è qui che Aleramo è sepolto secondo la tradizione.
 
Come ogni anno sin dalla sua prima edizione, Golosaria Monferrato si concluderà domenica 12 maggio alle ore 18.30 sul sagrato della chiesa dell’abbazia con il taglio della Torta di Aleramo, ideata a forma di ferro di cavallo per evocare la leggendaria cavalcata con la quale il condottiero disegnò il perimetro del Monferrato storico grazie all’invenzione della ferratura del cavallo con un mattone (mun fra: mattone ferrato). Un omaggio simbolico che conclude l’intera manifestazione e rimanda a quella dell’anno successivo. 
torta.jpgL’intenso programma delle iniziative organizzate a Grazzano Badoglio sabato 11 e domenica 12 maggio comprende passeggiate, degustazioni di vini, assaggi gastronomici e piatti di identità monferrina, intrattenimento musicale, possibilità di visitare le Aziende vitivinicole su prenotazione ma anche di scoprire la suggestione degli Infernot, cantine ipogee che sono fra gli elementi del riconoscimento attribuito nel 2014 al Monferrato, insieme con Langhe e Roero, come Patrimonio Unesco dell’Umanità per i  Paesaggi Vitivinicoli.

Si potranno visitare anche la chiesa parrocchiale, il chiostro e l’abbazia a essa annessi e il Museo Badoglio.  Fra i vari eventi, uno in particolare è la novità 2024: proprio nei giorni che precedono Golosaria Monferratotroverà la sua collocazione stabile nel cortile della Scuola “Cotti” la porta in bronzo realizzata da Marcel Mathys (1933 – 2022), opera consegnata al Comune di Grazzano Badoglio alcuni anni fa. Artista svizzero nato a Neuchatel, Mathys ha prodotto  incisioni e opere scultoree esposte in prestigiosi luoghi d’arte e di cultura quali le Biblioteche Universitarie di Boston e Yale, la Great Public Library di New York, la Biblioteca Nazionale di Parigi e, in Piemonte, a Monforte.
Porta-Grazzano-Badoglio.jpgSua è anche la porta intitolata “Le Tetramorphe”, dedicata ai quattro evangelisti, nella chiesa del Santo Volto di Torino. Avendo saputo del progetto di rendere le ex Scuole Elementari “Giuseppe Giacomo Cotti” di Grazzano uno spazio d’arte contemporanea, Mathys aveva realizzato la porta a tema “La Vanità” che i visitatori di “Golosaria tra i castelli del Monferrato” potranno ammirare nella sua collocazione definitiva. 

La scuola, costruita nell’ ‘800 dall’allora Sindaco Cotti e il cui progetto vinse il premio dell’Esposizione Universale di Torino del 1891, fu chiusa nel 2010. I lavori di ristrutturazione per ricavarne uno spazio artistico e per eventi di valorizzazione territoriale iniziarono alla fine del 2019 grazie soprattutto a contributi di Regione Piemonte e Fondazione CrAsti. Conclusi i restauri, la Scuola è oggi luogo di arte e valorizzazione del territorio, come da progetto.
Furono la pandemia e il desiderio espresso da Mathys di ottimizzare la lucidatura della porta a ritardare la collocazione definitiva dell’opera. Sino a oggi.