Si rinnova la presenza del Consorzio dell'Asti a Golosaria. Dopo il successo della miscelazione, quest'anno si esplorano abbinamenti che esaltano la versatilità di questo vino da sempre innovatore

Torna a Golosaria Milano uno degli appuntamenti più attesi, quello con il Consorzio dell'Asti, una presenza che ogni anno sa rinnovarsi e sorprendere. Se nella scorsa edizione il focus era stato sulla duttilità dell'Asti DOCG in miscelazione con il flair bartender Giorgio Facchinetti, quest'anno il viaggio prosegue all'insegna del "Gusto dell'Innovazione", tema portante della manifestazione, per celebrare la capacità di questo grande spumante italiano di evolversi e dialogare con sapori sempre nuovi.

L'innovazione, d'altronde, è scritta nel DNA dell'Asti fin dalle sue origini. Nato come primo spumante italiano, ha rivoluzionato il mondo delle bollicine grazie all'introduzione dell'allora avveniristico Metodo Martinotti, un processo che ha permesso di preservare l'inconfondibile aromaticità del moscato bianco in modo più semplice ed efficace, segnando la storia della spumantistica mondiale.

Nell’appuntamento speciale, che si terrà sabato 1 novembre alle ore 18:30, l'Asti DOCG dimostrerà tutta la sua versatilità facendosi protagonista di inediti "matrimoni di gusto" con tre eccellenze della vicina Lombardia. Si partirà con un abbinamento tanto audace quanto sorprendente: l'Asti Secco incontrerà la complessità del salame di Varzi della pluripremiata azienda Thogan Porri. Si proseguirà con un incontro tra due dolcezze aromatiche: il Moscato d'Asti DOCG, con la sua fragranza inimitabile, accompagnerà il panettone al pistacchio di Ammu, a sua volta frutto di un incontro riuscito tra Milano e la Sicilia.
La chiusura sarà affidata a un connubio vista Alpi: l'Asti DOCG sposerà la bisciola con segale antico della Pasticceria Mastai di Chiavenna, un dolce tradizionale valtellinese ricco di frutta secca.

Un appuntamento imperdibile, realizzato in collaborazione con il Consorzio dell'Asti, per scoprire come un vino dalla grande storia possa essere il più contemporaneo degli interpreti del gusto.