Per Golosaria, in mostra più di 80 documenti, fra foto, certificati di matrimonio, lettere e passaporti che raccontano la storia di Castell'Alfero

A Castell’Alfero, il tema del “turismo delle origini” che guida l’edizione 2013 di “Golosaria tra i castelli del Monferrato” è stato lo spunto per una ricerca di documentazione storica: in meno di tre mesi, la ricerca è diventata una mostra con più di 80 documenti, fra foto, certificati di matrimonio, lettere e passaporti.  La mostra, intitolata “Emigrazione dei piemontesi nel mondo tra fine '800 e i primi anni del dopoguerra" sarà allestita presso il Salone Rosso del Castello con orari di apertura sabato 6 maggio dalle ore 10 alle ore 13, domenica 7 maggio dalle ore 10 alle ore 12.30 e dalle ore 15 alle ore 18.

A sollecitare e a coordinare l’individuazione e la raccolta del materiale documentario è stato il Comune di Castell’Alfero. A  partecipare alla ricerca, aprendo cassetti e scrigni, sono stati tutti gli abitanti del paese che hanno avuto parenti emigrati e anche quelli della sua frazione, Callianetto, località famosa come patria natale di Gianduia. Fra i documenti esposti in mostra, quelli della famiglia di Don Luigi Fiora, nato a New York il 9 giugno 1914, figlio di una coppia di emigrati di Castell’Alfero, Giuseppe, cameriere e cuoco a New York del tenore Tamagno, e Maria Negro. Tornato in Italia a sette anni,  Luigi Fiora divenne sacerdote salesiano, assumendo via via incarichi sempre più importanti nella Chiesa: fu per sei anni Ispettore, per 12 anni consigliere generale e per 14 anni Procuratore generale e Postulatore per le Cause dei Santi. Morì a Torino il 24 aprile 2006.

Ma le storie narrate nella mostra di Castell’Alfero raccontano anche molte altre vicende emblematiche, commoventi o curiose. Come quella del matrimonio congiunto delle sorelle Martinetto, celebrato a New York il 15 maggio 1918 nella chiesa Our Lady of Pompeii.
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Da sinistra Rosa (sposata Gerolamo Armani di Borgotaro), Eufrosina Albina (sposata Giuseppe Secondo Cerosaletti di Castell’Alfero) e Giuseppina (sposata Didimo Pellegrini di Pieve di Camaiore)


La didascalia che accompagna la foto nella mostra spiega che le sorelle Martinetto “(il cui stranòm era Ciuchèt) erano cinque e si trasferirono negli Stati Uniti nei primi anni del ‘900: Giuseppina nel 1906; Eufrosina Albina nel 1908; Rosa Dorotea, dopo alcune stagioni di lavoro, definitivamente nel 1908. Altre sorelle Martinetto, come le tre in foto, figlie di Giovanni Battista e Teresa Genevro) emigrarono negli USA e lì si sposarono: Antonietta Marcellina nel 1905; Maria Ermelinda, dopo alcuni mesi di lavoro, rimase in via definitiva dal 1909”.

E continua così una storia che, fra ricordi di famiglia e ricostruzioni, ha tutte le caratteristiche per aprire un nuovo capitolo, quello del turismo delle radici. Magari partendo dai discendenti e dai parenti americani delle sorelle Martinetto.