L'Albana di Romagna è capace di esprimersi al meglio in ogni tipologia di vinificazione

L’Albana di Romagna è un vitigno (e un vino) che ha nella sua indole la capacità di fare la storia, per diversi motivi. Anzitutto una grande importanza storica, culturale ed enologica. Non è un caso che, secondo la leggenda, la capitale dell'Albana, Bertinoro, tragga il suo nome proprio da una vicenda che si fa risalire al 400 d.c., quando Galla Placidia, figlia dell’imperatore romano Teodosio il Grande, sostò in Romagna con il suo seguito. Qui, le fu offerta una coppa di terracotta colma di Albana. Galla Placidia fu deliziata da quel vino tanto da esclamare “Non così umilmente ti si dovrebbe bere, bensì berti in oro”.

Questa la spiegazione, probabilmente romanzata, del nome della città. Dietro la favola, si cela però una verità incontrovertibile: l'Albana è un vino antico, radicato e fondamentale per questo territorio. Non è quindi un caso che proprio l’Albana di Romagna sia stato il primo vino bianco italiano ad essere stato riconosciuto come Denominazione di Origine Controllata e Garantita (Docg) nel 1987, sancendo così il definitivo ritorno sulla scena dopo il quasi oblio di inizio Novecento. Anche qui infatti la filossera fu responsabile del parziale abbandono delle campagne e di uno spopolamento a cui si iniziò a porre un argine solo a partire dagli anni Settanta.

Merito di una riscoperta del cuore della Romagna, dopo gli anni di fervore turistico concentrato sulla costa, e di una rinascita del vino basata sui due grandi vitigni identitari: sangiovese e, per l'appunto, albana, vitigno a bacca bianca, caratterizzato da un alto contenuto di acidità, è capace di dare vini di corpo, di buona alcolicità con una capacità straordinaria di espressione anche nell'invecchiamento. L'albana soprattutto è uno dei pochi vitigni a bacca bianca capace di esprimersi al meglio in ogni tipologia di vinificazione: secco, oppure dolce e passito, che grazie a questa sua acidità risulta sempre fresco e ne rappresenta la storia.

Se dobbiamo pensare a Galla Placidia, probabilmente, il vino che le fu servito fu proprio questo. L'Albana secco tuttavia rappresenta il presente, con bianchi che hanno una struttura capace di sopravvivere a lungo. Infine l'Albana spumantizzato che beneficia proprio di questa acidità e di questa struttura per dare vita a prodotti che possono sfruttare le nuove possibilità offerte dal mercato.