In questa proprietà che appartenne prima ai monaci Olivetani e poi fu usata come cava arenaria per costruire l’Arsenale di La Spezia, Maria Beghi ha restaurato i vigneti storici e impiantati di nuovi, puntando su alcuni vitigni che in Liguria hanno una grande storia come la granaccia allevata sulle terrazze più prossime al mare. A colpirci più di tutti al punto da conquistare il Top Hundred 2024 è stato però il Vino Rosso “Shaula” 2020, da uva marselan in purezza, creata in Francia nel 1961 incrociando il cabernet sauvignon con il grenache.
Dal nome dell’ultima stella della costellazione di Scorpione che Maria osserva da casa nelle calde notti d’estate. Ha un bel colore rubino luminoso, al naso è subito complesso ed evolve più volte nel bicchiere. All'inizio ci sono note distese ematiche, poi sopraggiunge la parte vegetale che evoca il broccolo, per chiudere con sentori terragni minerali. In bocca è pieno, rotondo, vellutato, davvero un vino di grande stoffa che nella finale ha sfiorato il vertice dei Top dei Top rossi.