Sono assaggi dedicati alla scoperta di nuove cantine, che compariranno su IlGolosario 2022 oppure sul nostro libro novità che è L’Emozione del Vino, in uscita con Golosaria Milano

Siamo sempre sul pezzo e i ritmi delle nostre degustazioni sono incessanti. Avremo da raccontarvi ancora due sessioni svolte dall’inizio di luglio, mentre il frutto di questa sessione, dove già appaiono cantine che ritroveremo a Golosaria Milano, vede il contributo di bicchiere di Marco Gatti.
Sono assaggi dedicati alla scoperta di nuove cantine, che compariranno su IlGolosario 2022 oppure sul nostro libro novità che è L’Emozione del Vino, in uscita con Golosaria Milano.

Comero di Sizzano (No)

I vini di questa cantina che ci avevano colpiti alla degustazione dei Nebbioli del Nord a Stresa li abbiamo voluti riassaggiare, confermando che la punta è il Sizzano 2017, che ha ottenuto da tutti i membri della commissione i 5 asterischi pieni con le sue note di cuoio ed erbe aromatiche. Ma a noi è piaciuto anche il Colline Novaresi Nebbiolo 2018 dove senti la viola in un incedere ferroso e minerale e poi la Vespolina 2019, esemplare: qui oltre alla viola c’è la ciliegia fresca con una pulizia al naso e una freschezza che ti fanno innamorare. Proprio bravo Paolo Cominoli. comero-ok.jpg

Manlio Manganaro di Marsala (Tp)

Manlio Manganaro, giovane vignaiolo ed esperto degustatore, ha realizzato questo suo bianco, il Terre Siciliane Bianco 2017, da uve grillo in un piccolo vigneto nella zona di Marsala, con l'aiuto di Nino Barraco. Il colore è orange, il sorso verticale, vibrante, mentre il naso è di grande fascino, con palato e olfatto che godono entrambi dell’eleganza con cui si esprime, con note di agrumi, e in particolare di cedro, macchia mediterranea, spiccata sapidità, quasi salina, finale delicatissimo floreale, di fiori di zagara. manganaro.jpg

Tenuta delle Macchie - Pietro Caciorgna di Casole d'Elsa (Si)

Pietro Caciorgna con la moglie Elda dagli anni Cinquanta vivono a Casole d’Elsa, in provincia di Siena, dove coltivano cereali, mais, girasole,  foraggi per il piccolo allevamento di bestiame di razza Chianina e  vino. Questa passione, su invito di Marco de Grazia, amico e produttore, li ha portati anche in Sicilia, dove hanno acquistato terreni e affittato un piccolo vigneto. Nasce qui l’ Etna Rosso Ciaurìa dal colore rubino brillante, dai profumi delicati e invitanti di frutta rossa, ma anche vegetali cui si accompagnano note minerali caratteristiche vulcaniche. In bocca ha bella freschezza, ma soprattutto  tannini distesi e delicati. Tanta roba. Bravi!  ciauria.jpg

Boniperti Vignaioli di Barengo (No)

Alla tavola di un ristorante ottimo, di cui vi parleremo prossimamente perché merita, Le Macine di Novarello, che è un villaggio con tanto di hotel e spazio verde, ci ha veramente colpito questo Rosso. Non è la prima volta che assaggiamo un vino di questa cantina, ma il Fara “Barton” 2016 di Boniperti Vignaioli di proprietà di Gilberto Boniperti, è stata una folgorazione. Peccato che la lista dei Top Hundred 2021 sia chiusa, ma questo è da considerarsi a tutti gli effetti un prototipo da podio. Il vino ha colore rubino brillante e riflessi aranciati. Al naso sono intense le note di mandorla e rabarbaro molto eleganti e profonde. Emana un profumo vero come fossimo in una profumeria. In bocca è velluto con note amaricanti. Grande!!! boniperti.jpg

val d'oca - Cantina Produttori di Valdobbiadene (Tv)

Superbo questo Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Uvaggio Storico Val d'Oca prodotto dalla Cantina Produttori di Valdobbiadene. È uno dei primi Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG della Cantina ad uscire con la nuova certificazione di agricoltura integrata SQNPI che garantisce pratiche agricole rispettose dell’ambiente e delle persone. Con la vendemmia 2021 tutti i 1.000 ettari di vigneto saranno certificati. Un’impresa enorme, che ha comportato anche una importante trasformazione tecnologica. Ha colore paglierino scarico e al naso senti il profumo di una mela rossa tagliata a metà. In bocca è generoso, ricco, abboccato, elegante e molto fine. Una goduria. valdobbiadene-ok.jpg

Biancavigna di Conegliano (Tv)

Sempre nella zona del Prosecco eccoci all’assaggio di una nostra vecchia conoscenza che fu Top Hundred alcuni anni fa e che si riconferma con questo Valdobbiadene Prosecco superiore Extra Dry 2020. Ha note fruttate intense e una notevole fragranza che già si manifesta al naso. In bocca è fresco, setoso, leggermente amabile, piuttosto avvolgente. biancavigna-ok.jpg

Menti Vini di Montebello Vicentino (Vi)

Eccoci a Montebello Vicentino a riassaggiare i vini di una cantina che abbiamo nel cuore, Menti Vini. Il Gambellara classico “Rivalonga” 2018 è come ce lo ricordavamo. Innanzitutto fruttato e disteso con note di mango e poi una trama nervosa, tannica, con un finale sapido accattivante. L’Insolito 2017 è invece un Veneto garganega che fa sentire subito le note minerali e vulcaniche di queste terre. Avete presente un grande Champagne senza bollicine? Un vino con le sue note iodate, secco, pregnante, intenso, di assoluta piacevole bevibilità. menti-ok.jpg

Le Sincette di Polpenazze del Garda (Bs)

Di questa azienda abbiamo apprezzato il Valtenesi Chiaretto 2020 con le sue note di fragoline di bosco, ma i 5 asterischi dell’eccellenza assoluta, rara avis dei nostri assaggi, sono andati diritti al Riviera del Garda Classico Groppello 2020. Un naso profondo di frutta e spezie per una resa molto fine. Se poi continui ad ascoltare i profumi sembra d’essere su un balcone fiorito. In bocca queste sfumature gradevoli le senti tutte, in un sorso vellutato, davvero di grande impatto.
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Salvan di Due Carrare (Pd)

Ed ora eccoci da un nostro grande vecchio amore, che è Giorgio Salvan di Due Carrare, già titolare di un vino Top dei Top dei Colli Euganei, ma oggi a sbalordirci ottenendo il massimo dei voti è stato il suo Bagnoli Turchetta 2018 da un raro vitigno autoctono. Ha un naso originale misto a noce e frutta fresca; poi senti castagne e ciliegie, spezie e un che si minerale. Grandissimo in bocca, con una freschezza vibrante e un corpo pronunciato. Un vino davvero originale. Grande Giorgio!!!urbano-salvan.jpg

Zýmē di San Pietro in Cariano (Vr)

E a proposito di grandi, eccoci con Marco Gatti ad assaggiare lo spettacolo di tre vini di Celestino Gaspari. Anche qui tre vini tutti a cinque asterischi, ossia perfetti. Lo è stato il Bianco From Black to White 2019, da uve rondinella bianca 60%, gold traminer 15%, kerner 15%, incrocio manzoni. Ha un colore paglierino brillante, al naso senti soprattutto note verdi e balsamiche, basilico, salmoriglio e un che di medicinale. In bocca è immediatamente pieno, tannico, ricco di freschezza, verticale. Uno spettacolo. Il Valpolicella “Reverie” 2019 ha un colore trasparente; al naso c’è la caramella; in bocca un’acidità ghiotta che incide la rotondità del sorso. Superbo il Rosso Veneto Kairos 2017 da una macedonia di uve rare e autoctone. Questo vino che meriterebbe pagine (noi due anni fa assaggiammo il millesimo 2001) ha un naso complesso di frutta e note tostate, ma il bello è che in bocca senti proprio il territorio, nella sua originalità; i tannini sono vivi e molto fini, la fragranza è invitante; la freschezza lunga. È un vino in divenire che ogni anno offre le sue sorprese. Celestino è davvero un grandissimo personaggio, che avremo l’onore e la fortuna di avere con noi a Milano a Golosaria, nel prossimo novembre. Solo per questo bisogna esserci! zime-ok.jpg

Masari di Valdagno (Vi)

Faccio una premessa: io per questa cantina di Valdagno ho un’ammirazione senza confini. I suoi vini sono di una spanna superiore. Con Marco Gatti abbiamo deciso di riassegnare al Masari Rosso, già nostro top, la dicitura di Top dei Top (caso unico su 2.000 cantine) perché questo taglio bordolese è di una goduria assoluta e mi riporta alla Casin del Gamba di Altissimo, dove lo assaggiai con quei piatti favolosi. Quando lo porti al naso ha note immediate di frutta rossa, ma poi subentrano le nuance verdi del cabernet e merlot che esprimono una finezza impressionante. Il rapporto naso palato è perfetto; i tannini sono velluto, l’eleganza è quella di una donna bellissima, come ve la potete immaginare. Un rosso infinito. Il Costa Nera 2016 è invece un Pinot Nero che ci ha sorpresi nuovamente, avendo tutti i descrittori di questo vitigno: grafite, lampone, pepe nero e cannella. In bocca scende elegante. Vorrei abbracciare Massimo Dal Lago, il titolare di questa cantina, perché è un genio. masari-ok.jpg

Fabio Motta di Castagneto Carducci (Li)

Ogni anno seguiamo con curiosità questa cantina, perché sta facendo molto bene. Fabio Motta, fra i suoi campioni che anche quest’anno hanno sfiorato il Top, ci ha colpito con il Bolgheri Rosso “Pievi” 2019. Un vino iconico, frutto di uve merlot, cabernet sauvignon, sangiovese, piacevole e intenso al naso con una sua particolare finezza in bocca che termina con un accento sapido. Il Bolgheri superiore "Le Gonnare" 2018 è molto ricco e complesso e la sua acidità sostiene un corpo pieno. Il Sangiovese “Lo Scudiere” 2018 ci è piaciuto con le sue note di liquirizia e frutta e la sua ampiezza in bocca. Avanti così! fabio-motta-ok.jpg

Casa Vinicola La Fornace di San Giustino (Pg)

Interessante è stata poi la conoscenza di questa cantina umbra che ci ha offerto il Colli Altotiberini Rosso 2015 da uve sangiovese. Un vino immediatamente piacevole, caldo, con una bella trama tannica e un sorso lineare di grande piacevolezza. Sarà una cantina su cui continueremo a tenere accesa la nostra curiosità. fornace-ok.jpg

Valentina Passalacqua - Vini e Luce di Apricena (Fg)

Chiudiamo infine con un nostro amore vero che è Valentina Passalacqua, vignaiola pugliese, accasata ad Apricena. Tutti i suoi vini, prodotti secondo la biodinamica sono un unicum. Lo è il Puglia Rosso “Brutal Peace” da uve primitivo che al naso offre pietra focaia viva, frutta e polvere da sparo e poi un’acidità pregante che trasporta la lunghezza. Il Puglia Rosso “Saggezza” 2018 da uve nero di troia ha invece note balsamiche spiccate, quindi erbe officiali e qualche nota animale. In bocca ti godi la rotondità del sorso e la sua finitura sapida. Da non dimenticare poi il suo Orange ovvero il Puglia Bianco “Ispirazione” 2019 che si apre al naso con note di fichi, uva passa, mandorla. In bocca è secco, allappante e non tradisce la sua radice minerale. Grande Valentina, da noi un doppio abbraccio e sai perché: quest’anno hai vinto due volte, con i tuoi vini e contro la cattiveria della gente.

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