Ricco il programma del paese celebre per la Malvasia. Appuntamento sabato 17 e domenica 18 settembre

Un ritorno all’insegna dell’evocazione per Casorzo Monferrato, che, dopo alcuni anni di assenza dalla manifestazione, ha organizzato un programma dove cultura e gusto si abbinano ad appuntamenti decisamente originali e alla storia vera di fatti e luoghi. A proposito di fatti storici, questo l’episodio spartiacque fra l’età moderna e il Medioevo, periodo e suggestione che Casorzo Monferrato propone di rivivere quest'anno: il 4 giugno 1642 i soldati spagnoli, guidati dal portoghese Gregorio Britto, posero a ferro e fuoco l’abitato, incendiandone il campanile e la chiesa e provocando la morte di 147 persone.

Sino ad allora, Casorzo era uno dei più floridi paesi del territorio, di origini antiche, legato per tutta la sua storia soprattutto ai Marchesi del Monferrato. Gli abitanti superstiti non soltanto ricostruirono il campanile, ma tutto il paese, e riattivarono un’economia basata sull’agricoltura e la vitivinicoltura, di cui ancor oggi il vino Malvasia è bandiera. L’evento più memorabile nella storia di Casorzo è stato lo spunto per raccontare ciò che il Monferrato era prima di quel momento.

Ed ecco entrare in scena sabato 17 settembre il lupo, icona e simbolo di narrazioni antiche, ma nella sua declinazione di Cane Lupo Cecoslovacco. È aperta sia ai proprietari di Lupi Cecoslovacchi sia a chi è interessato a condividere la vicinanza con questi straordinari amici dell’uomo la passeggiata organizzata alle ore 17 con partenza da Piazza Giuseppe Verdi, direzione Castello del Gufo (il castello, privato, sarà visibile soltanto dall’esterno).

Saranno inaugurate alle 17 e saranno visitabili anche il giorno successivo le mostre artistiche di Luigi Bergamaschi, presso la chiesa dei Batù, e di Arianna Raviola, all'infernot del Conte Pico. S’intitola “Alchimie e materia” la mostra di Bergamaschi, pavese, che esporrà opere d’arte informale, tese a lasciar spazio alla visione e all’interpretazione dell’osservatore. Arianna Raviola, monferrina, classe 2007, presenterà a Casorzo “Mangal’Aria”, raccolta di opere della giovane artista, studentessa del Liceo Artistico “B.Alfieri” di Asti. Il richiamo ai Manga, fumetti giapponesi ormai evoluti a linguaggio visivo, è evidente e si coniuga a un ironico invito a prendere la vita con lievità, anche nelle situazioni più difficili.

La cena medievale, studiata in chiave storica in tutte le portate, e lo spettacolo di luci e ombre “Il sabba delle streghe”, concluderanno la prima giornata medievale a Casorzo. Lo spettacolo dedicato al sabba, di e con Massimo Arbarello e Sebastiano Di Bella, richiama il mondo delle “masche”, così come in Monferrato e in gran parte del Piemonte erano chiamate le streghe, altre figure caratterizzanti il periodo medievale.

Domenica 18, dalle ore 9 sino a sera sarà un susseguirsi di eventi evocativi del Medioevo, dal tiro con l’arco a vari appuntamenti dove sarà protagonista il cavallo, aiutante dell’uomo per secoli in pace e in guerra, dall’esibizione degli sbandieratori (ore 12) alla sfilata medievale (ore 15), da dimostrazioni di falconeria al gran finale della Giostra medievale a cavallo. Oltre alle visite ai monumenti più antichi di Casorzo e al pranzo proposto dalla Pro loco, molti gli espositori di prodotti artigianali sia agroalimentari (formaggi, mieli, conserve, salumi) sia della lavorazione del legno, con dimostrazione di lavoro al torchio, sia di ceramiche. E ci saranno anche i vini, in nome della storia e della tradizione di Casorzo Monferrato.