Tucci: io mi confronto con... questi vini

Stefano Tucci, nella foto con il papà Marco e la mamma Manuela Rainero, oggi conduce con soddisfazione la Cantina Rainero a Mongardino e con il suo Grignolino nel bicchiere siamo certi che sarà lui a far risaltare il valore di questo paese altamente vocato alla produzione. Anche di Barbera. Le prime annate sono state salutate con soddisfazione, ma intanto Stefano guarda, si confronta, forse pensa al Bianco delle sue colline, all’anfora e al cemento che già suo nonno utilizzava, come mostra la sua cantina secolare, sotto la sala degustazione (ma lui fa anche degustazioni in vigna, e pare siano moto gettonate. Guardate il sito https://www.cascinarainero.it/home/).
paesaggio.jpgIn attesa di raccontarvi la sua evoluzione, che nasce comunque da un concetto di Colleganza, se pensiamo all’aiuto ricevuto dai Vigneti di Dante, che fanno un brut degno d’essere conosciuto e già protaginista a Golosaria Monferrato. Ecco cosa abbiamo assaggiato insieme e i suoi commenti.
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AZIENDA AGRICOLA GIANOTTI FAUSTO - ASTI

Ad una manciata di chilometri da Asti, dominante le colline ricche e sinuose di Mongardino, sorge il Castello di Belangero, roccaforte edificata sul principio del secolo da Berengario I Re d’Italia. La struttura non passa inosservata, grazie alla sua veste rossiccia e agli imponenti muraglioni a barbacane che a metà dell’Ottocento ospitarono personaggi illustri del calibro di Camillo Benso di Cavour. Poco prima di raggiungere l’antica dimora si è accolti da un’affascinante agriturismo, dove la famiglia Gianotti si dedica con dedizione alla cucina, alla cura dei cavalli e alla produzione di vino. Quest’ultima è nelle mani di Fausto, giovane enologo laureato a Milano che ha deciso di ritornare nella terra natia per dare forma alla sua personale visione enoica, contando inoltre su esperienze lavorative di tutto rispetto (è agronomo da Ratti, Barolo ndr). La sua vigna di Grignolino dà alla luce un rosso scolastico – “Berengarium” in etichetta – ma non per questo banale, elegantissimo nel suo tailleur rosso mattonato e definito nei profumi di lampone e spezie fini; sorseggiandolo riscontri l’estrosità del vitigno, tannico e avvolgente, caratterizzato da una leggera impronta sapida. L’essere leggermente corto all’assaggio non incide comunque sul giudizio positivo del lavoro svolto, facendoci rallegrare alla notizia di un altro promettente giovane al servizio del Monferrato Astigiano.

VALDISOLE - CORNELIANO D’ALBA (CN)

Durante una delle nostre passeggiate nel Roero vinicolo veniamo piacevolmente colpiti da una giovane coppia che nel 2015 decide di dare vita al progetto Valdisole, puntando completamente su una scelta biologica e naturale, approcciandosi al mondo del vino secondo uno stile meno invasivo possibile, restituendo così nel calice un’impronta veritiera del terroir. Giuseppe Amato e la compagna Kyriaki Kalimeri racchiudono in bottiglia la bellezza della loro personalità e dei loro vigneti, delineati in un anfiteatro naturale nei pressi di Corneliano d’Alba, in una cornice paesaggistica da batticuore. Nelle loro opere, figlie di vitigni autoctoni come malvasia moscata, moscato bianco, arneis e nebbiolo, è facile riscontrare un bouquet olfattivo e un profilo organolettico di notevole fattura. Il vino bianco “Armonia” è indubbiamente il cavallo di battaglia: blend di arneis e moscato nato da una macerazione prolungata di 30 giorni in botti di acacia che regalano nel calice un nettare non filtrato di sostanza e croccantezza. Agrumi, pesca matura, pepe bianco, sbuffi vegetali e note leggermente aromatiche che insistono nel retronasale con eleganza e coerenza, per un vino concreto e di grande carattere.
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RÈIS - REGIONE CASCINE (AT)

Rèis è un progetto nuovo dei Colli Tortonesi impersonificato da un gruppo giovane ed energico di amici ed enologi, innamorati del timorasso e delle sue potenzialità infinite, tecnicamente definite da una mineralità tipica da riesling e da tracce vegetali che parlano di sauvignon blanc. Struttura, freschezza e complessità le ritroviamo nel calice del loro Derthona, timorasso millesimo 2019 di notevole limpidezza (giallo paglerino) e scorrevolezza gustativa, che non tradisce nemmeno in persistenza e consistenza. Tiglio, acacia e agrumi compongono il bouquet olfattivo che negli anni non potrà che migliorare in termini di eleganza. L’amicizia può far nascere grandi cose e questa bottiglia ne è testimone.
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TENUTA BRICCO SAN GIORGIO - VINCHIO (AT)

Tenuta Bricco San Giorgio è una creatura di Davide Loiolo, giovane vignaiolo di Vinchio che nel 2019 fu premiato fra i mitici Top Hundred. Davide è indubbiamente un enfant prodige, dedito alla vigna da quando aveva circa 16 anni, dopo la prematura scomparsa del nonno; i vigneti, che si estendono su una superficie di circa 6 ettari, godono della sua mano saggia e delicata, in grado di restituire nel calice le caratteristiche uniche dei terreni del Monferrato. Con gioia e sempre nuova eccitazione ci troviamo a stappare la sua Barbera d’Asti Superiore “RossoMora”, nettare di indiscutibile eleganza e struttura, dove viola, prugna e amarena si alternano a spezie fini e accenni di liquirizia. Vino profondo, morbido, in continua evoluzione; sorso ampio, godereccio ed appagante. Non c’erano bisogno di ulteriori conferme, ma la Barbera di Tenuta Bricco San Giorgio è pura poesia.
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