2015
Golosaria si lega ad Expo con una serie di iniziative. Nel padiglione del Vino va in scena la presentazione dell'enoteca italiana come elemento di distinzione. Un palco mondiale per la presentazione del vino in tutte le sue forme. Massobrio seleziona 12 case history raccontate a Expo, dall'enoteca ambulante a quella capace di coniugare formula tradizionale e digitale.
Il 3 settembre 2015, sempre nell'ambito di Expo, Massobrio organizza un convegno sulle 4 potenze dell'Italia, che le permettono di mantenere nel mondo una posizione apicale nel settore e contemporaneamente fare innovazione ovvero: saper fare, la potenza del limite, la bellezza, la visione del futuro.
Golosaria Milano cambia sede e per la prima volta viene ospitata al Mi.Co. - Milano Congressi - una location molto più ampia delle precedenti. In questa edizione debutta il Gatti Massobrio Taccuino dei ristoranti d'Italia una guida nata dopo ventitre anni di Guida Critica Golosa al Piemonte e alla Lombardia. Si tratta di una guida nazionale ai ristoranti che contempla tutti i livelli di ristorazione, dagli agriturismi fino alle trattorie, dalle vinerie fino ai ristoranti. E, questa è la novità rispetto al mercato delle guide, tutti possono egualmente raggiungere il massimo voto, la Corona. Un modo per premiare tutte le forme della ristorazione nazionale.
2016
Matura l'idea di cucina italiana e cucina giapponese come potenze dell'enogastronomia mondiale. E nel novembre del 2016, a Tokyo, Paolo Massobrio con gli amici della rivista Ryorisushin con cui è iniziato un percorso di collaborazione, inaugura una mini-Golosaria, con la straordinaria partecipazione di ristoratori, buyer e consumatori.
2017
Sono protagonisti i prodotti di una nuova agricoltura a cominciare dall'aglio nero, un prodotto che nasce in Giappone ma che trova applicazione anche in Italia in un prodotto di qualità della nostra agricoltura. Entrambe le tipologie di aglio nero, con le loro caratteristiche, saranno presenti nell'ambito della rassegna. E il Corriere della Sera titola: "Tutti pazzi per l'aglio nero". Golosaria si afferma sempre più come ambito di sperimentazione e innovazione, dove i produttori si incontrano e fanno sistema.
2018
A Golosaria Milano con le botteghe di cose buone, selezionate negli ultimi vent'anni da Massobrio sul Golosario, viene siglato il Manifesto della bottega italiana (primo firmatario il ministro per le Politiche Agricole e al Turismo GianMarco Centinaio). L’intento è quello di affermare che la tradizionale bottega dovrebbe distiguersi per resistere alla crisi delle tradizionali superfici commerciali: non semplicemente un negozio ma un centro di cultura e un'attrattiva per il turista del gusto che solo qui può trovare certi prodotti. E il bottegaio diventa un vero e proprio narratore del saper fare italiano. In questa edizione protagonista anche i nuovi modi di servire il vino al bicchiere: la proposta di vini al calice si afferma come un importante criterio di giudizio anche nella valutazione dei ristoranti.
A Golosaria Monferrato si afferma il tema del turismo lento che si concilia con quello enogastronomico. A fine rassegna la somma dei contapassi consegnati farà segnare oltre sei milioni di passi tra le location della manifestazione, totalizzati dai visitatori che hanno deciso di misurare i propri spostamenti tra castelli, ville e cantine all'interno di un territorio che solo due anni prima ha ricevuto il riconoscimento di Patrimonio dell'Unesco.