Le origini siciliane di Massimo Liborio Colaianni si sentono tutte in questo amaro di recente produzione che ha, tra gli ingredienti, le arance bionde, le mandorle amare, i fiori di zagara e la china. E anche l'etichetta, con il profilo dell'Etna che si intreccia con quello di una pigna, evoca la Trinacria. Il sorso è ben bilanciato, piacevolmente amaro, leggero nella trama. Potremmo fermarci qui, per descrivere un prodotto interessante. Ma mancherebbe un particolare. Perché l'Amaro Liborio è analcolico. L'assenza di alcol si avverte (come è giusto che sia), ma non inficia la piacevolezza di questo prodotto che sposa con successo le tendenze no alcol e healty che ammantano anche il mondo degli spirits e della mixology. E a proposito di cocktail, è da provare in miscelazione. I risultati sono convincenti.
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