Antonio Castelli dopo anni passati in giro per l'italia come calciatore professionista, nel 2015 ha fatto ritorno nella sua Sardegna e in un terreno di proprietà ha iniziato la coltivazione di mirto. Le bacche provengono da mirteti selezionati, concentrati tutti in un’unica zona e perfettamente inseriti nel loro ideale contesto naturale, dove il Lentisco, il Corbezzolo, il Pero, l'Olivo Selvatico, il Ginepro e il Leccio offrono, forti di una maggior altezza, una naturale protezione dai venti freddi invernali e ne limitano l'esposizione al sole nelle calde giornate estive. In questo modo le piante sono “trattate” solo con zappe, irrigazioni estive di soccorso e, in alcuni casi, con forbici da potatura. Nient'altro. Il liquore che così si ottiene rappresenta il frutto uro della terra.
liquori e distillati