Il Monferrato attrae gli investimenti di chi si è innamorato di questo territorio

Un’ora da Milano, un’ora da Torino, un’ora da Genova. È quanto serve per raggiungere in macchina il Monferrato, cuore pulsante di quel “triangolo” che un tempo animava l’industria e che oggi vive anche di bellezza, cultura ed enogastronomia. Una terra tanto affascinante quanto dinamica che ha saputo attrarre, con i suoi paesaggi incantevoli, migliaia di visitatori e personaggi illustri per scoprire il suo bien vivre e la sua vitalità. 

È il caso del creativo Elio Carmi, professionista originario di Casale Monferrato che a Zenevreto, una frazione di Mombello Monferrato, ha stabilito in un casale settecentesco il suo buon ritiro e che in una recente intervista sul Corriere della Sera ha raccontato il suo profondo legame con questo territorio “dal fascino discreto e ancora sottovalutato”, cui tuttavia non manca una forte identità. 

Ma è il caso anche dell’ex assessore della Regione Piemonte Antonella Parigi, che dismessi i panni di promotrice del territorio è passata ai fatti, dedicandosi alla ristrutturazione di un’ex canonica del Settecento a Colcavagno, nel Monferrato Astigiano, e trasformandola in un relais di charme - chiamato Pampucet - dove sperimentare il fascino di una vita a misura d’uomo. 

Un esempio concreto di ospitalità monferrina che si potrà scoprire anche in a Golosaria, sabato 11 e domenica 12 settembre, grazie a una speciale convenzione attivata dalla struttura in occasione della kermesse (per scoprirla clicca qui) perché, come spiega Antonella Parigi in un’intervista sull'edizione torinese del Corriere della Sera (da cui è tratta la foto): “Cibo, turismo e cultura, se messi a sistema, sono il metodo più efficace per fare una buona promozione del territorio”.