Un universo di vitigni, territori e colori. Moltitudine di sapori e fragranze, abbinamenti ed emozioni, è la ricchezza del Lambrusco

Il Consorzio Tutela Lambrusco è un’associazione interprofessionale di categoria senza scopo di lucro riconosciuta dal 1° gennaio 2021, nato dalla fusione di tre Consorzi di tutela: Consorzio Tutela del Lambrusco di Modena, Consorzio Tutela e Promozione dei Vini Reggiani DOP e Consorzio Tutela Vini Reno. Unisce imprese vinicole delle provincia di Modena e Reggio Emilia che condividono con impegno e determinazione la promozione, la tutela, la vigilanza e l’informazione ai consumatori in riferimento alle denominazioni di origine geografica che hanno consolidato il successo e la fama del Lambrusco nel mondo. Il Lambrusco, il vino più diffuso al mondo. Orgoglio di un territorio, di una cultura, di un paese.
Ecco le 6 Denominazioni di Origine Controllata del Lambrusco.

LAMBRUSCO DI SORBARA 

Il colore lieve, gli inconfondibili sentori di viola e frutti rossi, una freschezza impareggiabile e il tannino aggraziato fanno dei Lambrusco di Sorbara DOC un vino apprezzato in tutto il mondo. Per la sua elegante e mai banale beva, il Sorbara è amato tanto dai degustatori, quanto dai più esigenti gastronomi. Un vino che non teme gli abbinamenti più difficili, anche con le gastronomie internazionali.

Uvaggio: 60% min. Lambrusco di Sorbara, 40% max., Lambrusco Salamino di Santa Croce, 15% max. , altri Lambruschi e Uva D’Oro
Vigneti: compresi tra i comuni di: Bastiglia Bomporto Campogalliano Camposanto Carpi Castelfranco Emilia Modena Nonantola Ravarino San Cesario San Prospero Soliera
Tipologie: rosso o rosato, secco, semisecco, amabile, dolce

LAMBRUSCO GRASPAROSSA 

Di rubino intenso, con riflessi esuberanti violacei e un profumo intenso che richiama l’uva appena pigiata, la mora, l’amarena, la viola e, nota caratteristica dell’uva, la mandorla fresca. Il pregiato Lambrusco Grasparossa di Castelvetro è originario dell’alta pianura e della collina modenese e si differenzia dagli altri per una qualità facilmente riconoscibile: il corpo e i tannini più pronunciati che forniscono struttura al vino facendone un compagno ideale anche per i piatti più corposi. La zona di produzione comprende comuni in provincia e parte del territorio amministrativo del comune di Modena. I vigneti si trovano sui terreni dell’alta pianura e delle colline modenesi. Nel primo caso troviamo suoli poco permeabili e molto “magri”, ricchi di argille sabbiose o marnose. Nel secondo caso i terreni sono invece costituiti da sabbie limose su un fondo di ghiaie, ed offrono quindi maggior permeabilità.

Uvaggio: 85% min. Lambrusco Grasparossa, 15% altri Lambruschi e Malbo Gentile 15%
Vigneti: compresi tra i comuni di: Castelfranco Emilia, Castelnuovo Rangone, Castelvetro, Fiorano, Formigine, Maranello, Marano sul Panaro, Modena, Prignano sulla Secchia, Sassuolo, Spilamberto, Vignola
Tipologie: rosso o rosato, secco, semisecco, amabile, dolce

LAMBRUSCO SALAMINO DI SANTA CROCE

Colore rubino intenso, sentori di lampone, ciliegia e mora, con una delicata nota floreale di rosa, sapore fresco e vinoso con una lieve vena sapida: per la sua finezza, il Lambrusco Salamino di Santa Croce è un vino che piace davvero a tutti. La sua struttura di media intensità, lo rende adatto ad essere consumato a tutto pasto.  La zona di produzione comprende comuni in provincia di Modena. I terreni che ospitano il Lambrusco Salamino di Santa Croce sono generosi e dotati di buona fertilità. La loro conformazione è dovuta all’accumularsi, nel corso del tempo, dei sedimenti lasciati dalle alluvioni dei vari corsi d’acqua, fiumi e torrenti che attraversano da sud verso nord la pianura modenese: si trovano, quindi, sabbie, limi e argille.

Uvaggio: 85% min. Lambrusco Salamino di Santa Croce, 15% max. altri Lambruschi (Ancellotta e Fortana)
Vigneti: compresi tra i comuni di: Campogalliano, Camposanto, Carpi, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, Novi di Modena, San Felice sul Panaro, San Possidonio, Soliera
Tipologie: rosso o rosato, secco, semisecco, amabile, dolce

COLLI DI SCANDIANO E DI CANOSSA 

Sulle colline reggiane il Lambrusco ha trovato sin da tempi antichissimi un territorio d’elezione nel quale la storia enologica si intreccia con le leggende legate all’illustre regno di Matilde di Canossa. Terreno, clima ed esposizione danno  vita a vini Lambrusco di grande finezza, ma anche a bianchi aromatici di pregio come la Spergola  e la Malvasia di Candia.

Uvaggio: 85% min. Lambrusco Maestri, Lambrusco Marani, Lambrusco Salamino, Lambrusco Barghi (congiuntamente o disgiuntamente), 15% max. Malbo Gentile, Marzemino, Croatina, Sgavetta, Termarina e Perla dei Vivi.
Vigneti: compresi tra i comuni di: Albinea, Quattro Castella, Bibbiano, Montecchio, S. Polo d’Enza, Canossa, Vezzano sul Crostolo, Viano, Scandiano, Castellarano e Casalgrande
In parte Reggio Emilia, Casina, S. Ilario d’Enza, Cavriago.
Tipologie: rosso o rosato, secco, semisecco, amabile, dolce

LAMBRUSCO DI MODENA

Le parole Modena e Lambrusco formano assieme un binomio internazionale capace di esprimere, come pochi altri, l’energia di un territorio e della sua popolazione. Dal rosato al rubino, passando per il porpora, il Lambrusco di Modena DOC racchiude in sé tutte le anime del territorio. Accanto al Lambrusco, la denominazione Modena DOC abbraccia produzioni tipiche quali i vini frizzanti e spumanti bianco, rosso, rosato e rosso novello. ​​L’area di produzione dei vini Modena DOC corrisponde a una fascia centrale della provincia omonima che comprende i terreni misti e argillosi della bassa pianura modenese e quelli più calcarei delle colline appenniniche e dei loro dei dossi fluviali.

Uvaggio: 85% min. Lambrusco Grasparossa, Lambrusco Salamino, Lambrusco di Sorbara; Lambrusco Marani, Lambrusco Maestri, Lambrusco Montericco, Lambrusco Oliva, Lambrusco a foglia frastagliata (congiuntamente o disgiuntamente), 15% max., Ancellotta, Malbo Gentile, Fortana
Vigneti: compresi tra i comuni di: Bastiglia, Bomporto, Campogalliano, Camposanto, Carpi, Castelfranco Emilia, Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, Cavezzo, Concordia sul Secchia, Finale Emilia, Fiorano Modenese, Formigine, Guiglia, Maranello, Marano sul Panaro, Medolla, Mirandola, Modena, Nonantola, Novi di Modena, Prignano sul Secchia, Ravarino, S. Cesario sul Panaro, S.Felice sul Panaro, S. Possidonio, S. Prospero sul Secchia, Sassuolo, Savignano sul Panaro, Serramazzoni, Soliera, Spilamberto, Vignola
Tipologie: rosso o rosato, secco, semisecco, amabile, dolce

LAMBRUSCO REGGIANO

Nel loro rivoluzionario fermentare i reggiani hanno prodotto un’idea rotonda, circolare, armonica. Il disciplinare di produzione stabilisce che nella composizione del Lambrusco Reggiano possano essere presenti più varietà appartenenti comunque alla grande famiglia dei Lambruschi. Ogni produttore può così, restando all’interno della cornice varietale, comporre il proprio quadro distribuendo pennellate di profumi e colori e dare forma e carattere al vino che ha in mente. La zona di produzione della denominazione ricade nella parte centro occidentale della regione Emilia-Romagna, nella provincia di Reggio Emilia e si estende su un ampio territorio di pianura ed un più̀ limitato territorio collinare che si interrompe con l’inizio della zona montana.

Uvaggio: 85% min. Lambrusco Marani, Lambrusco Salamino, Lambrusco Montericco, Lambrusco Maestri, Lambrusco di Sorbara, Lambrusco Grasparossa, Lambrusco Viadanese, Lambrusco Oliva, Lambrusco Barghi (congiuntamente o disgiuntamente), 15% max. Ancellotta, Malbo Gentile, Lambrusco a foglia frastagliata, Fogarina
Tipologie: rosso o rosato, Secco, Semisecco, Amabile, dolce