740 chilometri di costa, 20 Bandiere Blu, per un viaggio straordinario nel blu immacolato del mare calabrese

740 chilometri di costa lambita sia dal Mar Tirreno che dal Mar Ionio, con le località Bandiera Blu - riconoscimento conferito annualmente dalla Foundation for Environmental Education (FEE) alle località costiere europee che soddisfano una serie di parametri di qualità relativi alla balneazione e ai servizi (pulizia delle spiagge e approdi turistici) - salite a 20 nel 2024:  è la Calabria Straordinaria che si rivela come una delle mete più ambite e appetibili grazie ad un’offerta turistica che non ha rivali. 

Un viaggio straordinario nel blu immacolato del mare e del cielo che parte da nord lungo il litorale tirrenico nella Riviera dei Cedri, che prende il nome dall’antica pratica della coltivazione di questo agrume, tanto raro quanto prezioso, e ha tra le sue località top, Praia a Mare, Scalea, Diamante, Paola: un intreccio suggestivo di spiagge chilometriche alternate ad alte scogliere che precipitano nel mare cristallino, disegnando calette e grotte spettacolari.
Attorno, foreste lussureggianti, fiumi impetuosi che sgorgano da vette a duemila metri di quota, borghi antichi e tramonti infuocati, oltre a fondali ricchi di vita, protetti dal parco marino regionale Riviera dei Cedri.
riviera-cedri.jpgPer proseguire nel bellissimo e strategico Golfo di Sant’Eustemia, e nella contigua Costa degli Dei, che già nel nome evoca quanto questi luoghi siano appunto degni degli stessi dei. È chiamata anche Costa Bella, appunto per i bellissimi scorci e panorami che si offrono agli occhi dei visitatori: rocce a strapiombo su un mare trasparente, piccole baie dove le barche sembrano galleggiare nell’aria, spiaggette isolate raggiungibili solo dal mare, la vista delle isole Eolie, sempre sullo sfondo, che arricchiscono soprattutto il momento del tramonto con le loro sagome inconfondibili che si stagliano nel rosso del cielo. Tra le località spicca Tropea, la perla del Tirreno, da sempre meta di turisti provenienti da tutto il mondo, e Capo Vaticano, punto estremo di un promontorio proteso nel mare e sormontato da un faro, da cui si gode una vista memorabile. 
costa-dei.jpgSi prosegue raggiungendo la Costa Viola, a sud del promontorio di Tropea, che deve il nome al particolare colore violaceo che assumono le sue acque, soprattutto al calar della sera. Scogliere a picco sul mare e coste frastagliate, inframezzate da accoglienti spiagge ideali per il turismo balneare, sono la cartolina ideale di questo tratto di costa. Scilla, con il suo borgo di pescatori, la favolosa “Chianalea” con le case lambite dal mare, e la presenza atavica del mitico mostro raccontato nell’Odissea, e Palmi, con la sua tonnara, sono tra le località più note della zona.
costa-viola.jpgOltrepassata Reggio Calabria, si fa ingresso nell’Area Grecanica, una zona in cui si parla ancora l’antica lingua grecanica e si mantengono le tradizioni di quel lontano passato. Tre le località che la caratterizzano: il suggestivo borgo di Pentedattilo, per anni abbandonato e ora riscoperto a fini soprattutto turistici, le cui case si inerpicano sulle pendici di un monte dalla tipica forma delle cinque dita; Condofuri, il paese del bergamotto, e Bova Marina, caratterizzata dall’amplissima spiaggia dalla quale i bagnanti, nelle giornate terse, possono vedere le pendici dell’Etna.

La Riviera dei Gelsomini, che ricorda l’omonimo fiore che in passato veniva raccolto e venduto per ricavarne le essenze per i profumi, segna l’abbraccio con il litorale jonico. Un pae-saggio naturale di rara bellezza, dove anche le grandi civiltà del passato, che si sono succedute in questi luoghi, hanno lasciato tracce indelebili: nei suoi fondali sono stati ritrovati i famosissimi Bronzi di Riace, le due magnifiche statue greche del V secolo a.C. ). A Brancaleone si può visitare il bellissimo borgo abbandonato, Africo ospita una delle più belle spiagge del litorale, punteggiata, nella zona di Capo Bruzzano, dalle caratteristiche Rocce zoomorfe; Locri ha l’apparenza di una moderna cittadina sul mare, ma nasconde le vestigia di un antichissimo passato. Appena fuori città si incontra il Parco archeologico di Locri Epizefiri. 

Si sale verso la Costa degli Aranci, che presenta delle caratteristiche colline che digradano dolcemente verso il mare e sono ricche di quelle piante d’arancio che le regalano il nome e il colore brillante. Una sua prerogativa sono anche le spiagge basse, fatte di sabbia e ciottoli, il mare cristallino, i promontori rocciosi e gli scorci suggestivi, le scogliere e legrotte marine. Tra le località balneari più importanti, Badolato, Soverato, Monte Paone, Catanzaro Lido e Squillace, borgo medievale ben conservato, dove è possibile visitare il Castello Normanno.
aranci.jpg Il successivo tratto del litorale è invece la Costa dei Saraceni, che evoca nel nome le incursioni delle navi pirata che provenivano da oriente e la raggiungevano con facilità, costringendo spesso le popolazioni ad abbandonare i borghi marini per rifugiarsi sulle più protette alture vicine. Siamo in una fascia costiera costellata da bellezze naturali, costituite dai promontori, dagli ampi golfi, dal mare limpido e dalla vegetazione selvaggia. Luogo simbolo è Cirò Marina, sul promontorio di Punta Alice, con le sue arcate dei Mercati Saraceni, una bellissima e antica costruzione affacciata sul mare, e di fronte a una delle tante torri costiere che punteggiano questo lembo di terra. In questo tratto di costa, c’è la Riserva Naturale Marina di Capo Rizzuto, situata di fronte all’omonimo capo sul Mar Ionio. Visitare questa area marina, significa soprattutto percorrere un tratto di costa frastagliato, ricco di insenature e con piccole spiagge fruibili dai turisti, per un indimenticabile bagno in un mare limpido o per una straordinariamente suggestiva immersione subacquea. 
costa-saraceni.jpgRaggiungiamo, infine, la parte più a nord dello Ionio, la Costa degli Achei, che ha ereditato il nome proprio dagli antichi greci che, con le loro vestigia, sembrano quasi voler ricordare ai calabresi di oggi di essere stati un solo popolo e che non scelsero per caso queste coste per fondarvi le proprie colonie, come la mitica Sybaris. È uno dei tratti di costa calabrese che più da vicino guarda alla penisola ellenica, distante solo poche miglia marine. Famosa per i suoi pregiati limoni, da cui si ricavano essenze e prodotti per l’industria dolciaria, ha delle spiagge in cui si possono incontrare paesaggi marini tra loro molto vari, in un’alternanza di scogli, ghiaia, sassi e sabbia fine. Roseto Capo Spulico, con il suo Castello Federiciano a picco sul mare, e la stessa Sibari, che oggi prova a riaffiorare da una vasta area archeologica, sono i centri di maggior interesse.

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