A Vignale Monferrato, Canato significa una bella tenuta (appartenuta alle monache del chiostro di San Bartolomeo e, nel 1740, al vescovo di Casale Monferrato, Monsignore Caravadossi, che ne acquisì la masseria, anche detta Baldea), 10 ettari di vigne e un infernot (la tipica cantina piemontese scavata nel tufo, che è la pietra locale). Qui operano secondo tecniche tradizionali tramandate di generazione in generazione, dal 1950, limitando al massimo l'utilizzo di additivi chimici.
E la produzione è espressione convincente del territorio, con belle interpretazioni di Barbera, Freisa e Grignolino, il vitigno di cui vanno più fieri e che in questa terra, ricca di argilla, si esprime in tutta la sua eleganza. Di pregio il Grignolino Primo Canato, austero nel gusto e nel bouquet, e dalla tipica tannicità. Nostro Top 2017 il sorprendente Spumante Extra Brut Rosé “Muntavà”, dal naso floreale, e dal gusto secco, teso, di bella sapidità e lunghezza.
La declinazione del Grignolino arriva anche a queste fragranze, che ora stanno conquistando tanti