Sarà lunga 630 chilometri, e diventerà - l’iter terminerà a settembre 2021 - a tutti gli effetti la più lunga Strada del Vino della Penisola

Ad averla “costruita”, tra vino, arte, cultura e turismo, passando per i borghi, le colline, le cantine dei rispettivi circondari. le tre“capitali” storiche e vinicole del Monferrato, Acqui Terme, Ovada e Casale Monferrato, con i Sindaci in prima linea.
C’è perciò già ora un gran fermento ad attivare tutti le realtà coinvolte, a partire dalle Enoteche Regionali presenti in queste località, unite nel fare sistema e valorizzare il brand “Gran Monferrato”.

Oltre alla lunghezza del percorso, anche altri numeri sono da record: ben 109 i Comuni attraversati dalla Strada, 20 le varietà presenti tra vini Docg e Doc, e 4 gli itinerari diversi da percorrere all’interno di quella principale.

C’è infatti la "Strada del Grignolino" (da Casale Monferrato a Lu e Cuccaro Monferrato, 206 km con 34 Comuni coinvolti), la "Strada dei Fiumi del Vino" (da Fubine a Sezzadio, 125 Km e 18 Comuni), la "Strada degli Aromatici" (da Castelnuovo Bormida a Morbello, 230 Km e 33 Comuni) e la "Strada del Dolcetto" (da Cassinelle a Bosio, 108 Km su 23 Comuni).

Il progetto è nato da un'idea di Carlo Ricagni, membro della Giunta della Camera di Commercio di Alessandria e Asti: «Vogliamo unire tre territori che finora sono sempre stati separati. Il lavoro in sinergia dei tre sindaci – ha sottolineato Ricagni - è senza dubbio un valore aggiunto, grazie al quale siamo riusciti ad andare oltre i soliti campanilismi. Crediamo, però, che il processo sarà completo solo quando avremo anche Tortona tra i partner dell'iniziativa».

Dopo la nascita del Consorzio Gran Monferrato che unisce i comuni di Acqui, Casale e Ovada, un ulteriore passo verso quella coesione territoriale che mira al rilancio turistico ed economico dell'intera provincia: «Nessuno vuole snaturare le peculiarità delle diverse zone geografiche – ha commentato l'assessore regionale all'Agricoltura, Marco Protopapa – ma far sì che ognuna metta le proprie tradizioni al servizio di un progetto unitario. Questo, tra l'altro, è anche l'obiettivo della nuova normativa regionale sulle Enoteche e le Strade del vino, che mira alla promozione dei vini e delle produzioni agroalimentari del Piemonte».