Tantissimi gli spunti artistici e culturali per scoprire il Monferrato durante Golosaria

Non solo sapori, non solo vino. Ma un’autentica rassegna di cultura e gusto. È la peculiarità di Golosaria Monferrato, anche quest’anno confermata dal palinsesto di eventi, che vede tantissime mostre per approfondire il bagaglio storico, artistico e culturale di questa terra. Tra le mostre da non perdere, a Cella Monte (www.golosaria.it/it/cella-monte-2025l’Ecomuseo della Pietra dei Cantoni, una delle pietre da costruzione mioceniche più pregiate. A Conzano (www.golosaria.it/it/conzano-2025), presso Villa Vidua, va in scena “Subiet di Patro – Omaggio a Primo Favarin” personaggio passato alla storia come ultimo artista dei fischietti di terracotta, mestiere fondamentale per gli angeli delle cappelle del Santuario di Crea. 

 

Montechiaro d’Asti (www.golosaria.it/it/montechiaro-dasti-2025) all’interno del cenacolo d’arte, sarà visibile la mostra itinerante contro la violenza sulle donne “L’amore non alza le mani, ma ti prende per mano”. Ad Olivola (www.golosaria.it/it/olivola-2025) apriranno le porte Villa Guazzo Candiani, con il suo infernot, e l’azienda olivicola Oliviera. A Quarto inferiore (www.golosaria.it/it/quarto-inferiore-2025), presso il MOC (Museum of Capitolo) è prevista la “Mostra nella Stalla”. 

Menzione a sé per Camagna Monferrato (www.golosaria.it/it/camagna-monferrato-2025) che in due giorni ha organizzato un programma ampio, che abbraccia ambiente, natura, gusto e tradizione, e anche un artigianato locale pieno di sorprese.

Ricco anche il programma di Rosignano Monferrato (www.golosaria.it/it/rosignano-monferrato-2025)che ha vinto il bando Borghi del PNRR del 2021: sabato 17 alle ore 11 presso Casa Cassano verrà inaugurato lo spazio della Scuola del Gusto, mentre alle 16 ecco la mostra “Filo Food”. A seguire, poi altra inaugurazione per il Wine Working, alle 18, e infine “Gli Infernot della Memoria Gastronomica” presso il teatro Ideal. Nel corso del week end, saranno attivi show Cooking dedicati ai piatti e prodotti De.Co. di Rosignano.

Un discorso a parte meritano le celebrazioni di Guglielmo Caccia “Il Moncalvo”, uno dei massimi esponenti della pittura seicentesca piemontese. Da non perdere a Palatium Vetus di Alessandria (www.golosaria.it/it/alessandria-2025la mostra “Il Moncalvo e la sua bottega: movimento e sentimento nella Controriforma”. Le sue tracce si troveranno poi a Calliano (www.golosaria.it/it/calliano-2025), nella chiesa SS Nome di Maria, che custodisce le sue opere, e ancora a Grana Monferrato (www.golosaria.it/it/grana-monferrato-2025nella Chiesa Parrocchiale; a Grazzano Badoglio (www.golosaria.it/it/grazzano-badoglio-2025), col ritratto di Aleramo, fondatore del Monferrato. Al Santuario di Crea (www.golosaria.it/it/serralunga-di-crea-2025), grazie all’ospitalità di mons. Francesco Mancinelli, rettore del Santuario diocesano, si accederà al chiostro del convento e all’ex refettorio, solitamente non accessibile, per osservare una bellissima tela della figlia Orsola Maddalena Caccia, realizzata nel primo trentennio del Seicento. E ovviamente, a Moncalvo (www.golosaria.it/it/moncalvo-2025), suo paese d’adozione dove il Caccia avrà un programma interamente dedicato con visite guidate al museo con l’“Anteprima Mostra del Caccia”. E sempre in tema di arte e di colori, Rosignano Monferrato ha riaperto lo studio del celebre divisionista Angelo Morbelli, all’interno di Villa Maria alla Colma.