Intervista all'enologo Donato Lanati oggi su La Stampa

"Con i cambiamenti climatici attuali ci si dovrà spostare più a nord o in montagna o in zone ombreggiate. Oppure fare ricerca e cercare vitigni più resistenti". Donato Lanati, l'enologo monferrino che ha il suo centro di ricerca (Enosis Meraviglia) a Fubine non usa mezzi termini nella bella intervista pubblicata oggi su La Stampa. Per salvare la viticoltura in Monferrato occorre puntare sulla ricerca e la qualità.

"Non avremo più colori e gusti stabili. Con temperature sui 35 gradi esterni gli acini delle uve esposti a colpi di sole raggiungeranno i 50 gradi interni. La sfida è enologica e soprattutto viticola. L'apparato radicale è importante quanto quello aereo. Sono 70 che non si fanno più ricerche sui portainnesti. È solo con la ricerca che si può capire cosa sta avvenendo in natura per meglio accompagnare, e non subire, i cambiamenti". 

L'intervista, firmata da Franca Nebbia, si conclude con una riflessione sul Monferrato. "Il Monferrato non è solo vino. Il suo paesaggio, le sue chiese, i suoi monumenti sono la nostra ricchezza che dobbiamo far conoscere. Occorre partire dal territorio per muovere l'economia enologica. Parlare di territorio non significa questo o quel vino: significa parlare di Monferrato"